Lo SPID, alla fine, si deve pagare ‘dappertutto’ per averlo. Poiché, inoltre, serve sempre di più, si è costretti ad averlo.
Anche l’ultimo baluardo del ‘gratis’ per lo SPID è caduto. Il riconoscimento personale diventa a pagamento.
L’ultimo ‘fornitore’ (provider) che forniva l’identità digitale gratis era Poste Italiane, che ha fissato, a partire da novembre, un costo di 12 euro. (Poste continuerà a offrire gratuitamente alcune modalità per il riconoscimento da remoto).

Ricordiamo che SPID è il sistema pubblico di identità digitale che permette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’identità digitale unica.
I cittadini possono scegliere tra sei gestori per la richiesta dello SPID, ma Poste Italiane – vista la sua diffusa presenza su tutto il territorio nazionale e poiché lo forniva gratis – è stato il fornitore più utilizzato con 17,1 milioni di SPID attivati (5,3 milioni nel 2021) e una quota di mercato dell’80%.
Adesso che anche Poste farà pagare una quota, ovviamente, si leveranno polemiche.
Alcune associazioni di consumatori, infatti, hanno già lamentato il passaggio a pagamento di questo sistema di riconoscimento, che fino a ottobre Poste ha fornito gratuitamente. «La conseguenza» sostiene Aduc «è che una persona poco pratica con le odierne tecnologie e che non ha modo di farsi aiutare è costretta a pagare 12 euro in agenzia postale».
Fonte immagine in evidenza: QDMNotizie
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