DDL ZAN, L’iter del testo è stato bloccato dal voto di Palazzo Madama. Tra tanti applausi e anche qualche urla di protesta.
DDL ZAN, il disegno di legge che prende il nome dal suo ideatore Alessandro Zan, viene affossato dalla “tagliola” – con voto segreto al Senato.
La “tagliola” è una procedura parlamentare che viene prevista dal regolamento del Senato all’articolo 96, quello sulla “Proposta di non passare all’esame degli articoli”. Essa recita: “Prima che abbia inizio l’esame degli articoli di un disegno di legge, un senatore per ciascun gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame”. E ancora: “La votazione della proposta ha la precedenza su quella degli ordini del giorno”. A richiederla, sono stati Lega e Fratelli d’Italia, che così hanno raggiunto il loro scopo di bloccare il disegno di legge.
I due partiti, inoltre, si sono appellati all’art 133 di quello stesso regolamento, il quale prevede il voto segreto. Questa richiesta deve essere sostenuta da almeno 20 senatori e poi spetta alla presidenza di Palazzo Madama accettarla o negarla.
Con l’accettazione del voto segreto, i risultati sono stati 154 sì (131 no e 2 astenuti) alla “tagliola” che ha, di fatto, affossato il ddl Zan.
Dopo il voto, è scattata la polemica sui franchi tiratori – che porta tensione nella maggioranza. Il primo firmatario della legge, Alessandro Zan, ripete le sue accuse a Italia Viva, la quale replica a sua volta, tramite la deputata Boschi che “La legge l’hanno affossata Pd e M5s con una strategia suicida”.
Dal canto suo Elena bonetti, Ministra per le pari opportunità e la famiglia, parla di “irresponsabile muro contro muro”.
A festeggiare, invece, è il centro-destra. Matteo Salvini, leader della Lega ha, infatti, accusato l’arroganza di Letta e della sinistra.
Matteo Salvini
«Ddl Zan affossato da arroganza di Letta» e ancora “Sconfitta l’arroganza di Pd e M5S. Legge affossata dalla sinistra”
Le polemiche non cessano. In migliaia a Milano si sono riuniti all’Arco della Pace a protestare contro lo stop al DDL Zan.
Il DDL è definitivamente morto? Ufficialmente NO. Dovranno passare sei mesi, secondo il regolamento del Senato, ma i tempi sono stretti perché la legislatura si avvia alla scadenza. Qualora la legge non passasse prima della scadenza, allora, sarebbe definitivamente morta.
Fonte immagine evidenza: il Giornale
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