Puigdemont si trova ad Alghero, dopo la disposizione di scarcerazione da parte del giudice. Egli, inoltre, non può lasciare la Sardegna prima del verdetto definitivo sul suo caso, dove era arrivato in questi giorni per un appuntamento internazionale.
Puigdemont, l’ex presidente della Catalogna in lotta per l’indipendenza dalla Spagna, è stato arrestato e poi scarcerato ad Alghero in seguito ad un mandato di cattura spagnolo ed in attesa, adesso, della sentenza della Corte d’Appello di Sassari sulla richiesta d’estradizione inviata da Madrid.

Il leader dell’indipendentismo catalano si è incontrato con gli altri esponenti istituzionali della Catalogna presenti ad Alghero per fare il punto sulla situazione giudiziaria.
La discussione per un’eventuale estradizione è prevista per il 4 ottobre.
L’euro deputato ha dichiarato che “continuerà a viaggiare, sono state ore difficili ma questo intento di fermarmi non vincerà. La lotta per la libertà continua e continuerà, torneremo ad Alghero come cittadini liberi di una Repubblica, in un’Europa più democratica e più unita nei diritti fondamentali”. Ha aggiunto, in seguito, durante l’incontro col sindaco di Alghero Mario Conoci, “Viva Alghero e viva la Catalogna libera. Scrivo con onore immenso ed emozione infinita queste parole nel libro dell’amatissima città di Alghero”.
Non sono mancate, ovviamente, le dichiarazioni di alcuni leader politici.
Tra i leader dei partiti italiani vi è Matteo Salvini della Lega: «Non entro nel merito di vicende interne di altri Stati, ma noi fatichiamo ad arrestare i delinquenti italiani ed arrestiamo dei parlamentari di altri paesi. È curioso, visto che anche altri paesi come la Germania hanno detto di no all’estradizione perché si tratta di un reato politico. Spero che non sia l’Italia a farsi protagonista di giustizia o vendette su richiesta di altri paesi».
Di segno opposto la posizione di Fratelli d’Italia: «Crediamo nell’unità degli Stati nazionali e siamo contro il secessionismo, in Spagna come in Italia. Ma al di là di ogni valutazione politica, l’arresto dell’ex presidente catalano Puigdemont è un atto dovuto, nell’ambito della leale collaborazione tra i sistemi giudiziari e di polizia spagnolo e italiano».
In Spagna invece, com’era prevedibile, le notizie dell’arresto e poi della liberazione del leader indipendentista catalano, hanno tenuto banco per tutta la giornata. Tutti i media hanno seguito in modo massiccio l’evento, alcuni anche con giornalisti inviati ad Alghero. Diversi siti hanno proposto aggiornamenti minuto per minuto mentre a Barcellona, davanti al consolato italiano, hanno manifestato molte persone che chiedevano la liberazione di Puigdemont.
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