Arianna Virgolino, è stata esclusa dal corpo di Polizia a causa di un tatuaggio, un cuore con una coroncina sul polso, rimosso già durante le selezioni.
Arianna Virgolino, poliziotta di Peschiera del Garda, comune italiano della provincia di Verona in Veneto, e’ stata sospesa per un tatuaggio.
La sua vicenda era ormai nota, ma lo e’ divenuta ancor di più a seguito delle due medaglie d’oro olimpiche di Jacobs a Tokyo 2020.
Arianna, conoscendo il regolamento per entrare nell’arma, decise di far rimuovere il suo tatuaggio dal polso, un cuore con una coroncina.
La sua storia inizia quando superò il concorso, classificandosi fra i primi, al quale partecipò insieme a 89mila candidati.
Promossa al primo accertamento viene esclusa per la cicatrice sul polso al secondo, dovuto alla rimozione del tatuaggio ancora visibile.
A causa di ciò, Arianna, decise di fare ricorso al Tar, il quale sospese il provvedimento, la riammise alla scuola di polizia, le permise di concludere l’addestramento e prestare giuramento all’atto di assunzione del servizio.
La sua storia cambia in negativo quando, dopo essere stata premiata dal questore di Lodi per aver sventato una rissa, il Consiglio di Stato l’obbligò a lasciare la divisa per ‘demeriti estetici’.
Per capire meglio cosa si intende per “demeriti estetici” bisogna analizzare il regolamento vfp1 in materia di tatuaggi e la loro rimozione:
La presenza di tatuaggi non conformi a quanto indicato nella Direttiva dello Stato Maggiore dell’Esercito comporta l’esclusione dal concorso in sede di visita medica generale nell’ambito degli accertamenti psico-fisici. Il giudizio sulla liceità dei tatuaggi è infatti di competenza del Comandante di Corpo per il personale in servizio e della Commissione concorsuale in sede di selezione.
Attenzione, il regolamento sui tatuaggi è valido per tutta la Forza Armata ed in tutte le fasi: dal reclutamento, all’addestramento fino al servizio.
Nel regolamento dello Stato Maggiore della Difesa viene preso dettagliatamente in esame anche il discorso relativo alla rimozione dei tatuaggi dell’Esercito. Dopo una breve panoramica delle tecniche dermoabrasione, rimozione chirurgica, criochirurgia e trattamento laser (ritenuto il più idoneo) si sottolinea che, nonostante siano necessarie dalle 3 alle 20 sedute per rimuovere un tatuaggio, talvolta permangono cicatrici e alterazioni della pelle che possono rendere la rimozione del tatuaggio non soddisfacente da un punto di vista estetico.
Vittima di un’ingiustizia, Virgolino, assistita dal suo avvocato, sta valutando la possibilità di procedere davanti alla Corte europea, aprendo un contezioso con lo Stato. Per sua sfortuna, però, può richiedere solamente il risarcimento.
Arianna Virgolino, ha fatto partire una raccolta firme su Change.org per portare l’attenzione sul tema dei tatuaggi nel corpo di polizia e si e’ appellata all’uomo più veloce del mondo nei 100m maschile, Marcell Jacobs.
L’appello e’ stato raccolto da Viviana Masini, la mamma del due volte campione olimpico, la quale ha assicurato il sostegno di Jacobs alla battaglia della giovane agente veronese per tornare a vestire la divisa.

Su questo tema e’ intervenuto R. Novelli, deputato di Forza Italia. La modifica della norma proposta da Novelli va ad insistere sulla lettera b) del punto 2 del decreto 198 del 2003 e prevede che la presenza di tatuaggi sul corpo sia causa di esclusione dai ruoli della Polizia di Stato solo nel caso in cui essi contengano riferimenti politici, sessuali o religiosi o che per le loro dimensioni o contenuti siano indice di personalità abnorme.
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Fonte immagine: La Repubblica